Terzo appello, ecco i risultati


Bene bene bene… Ecco i risultati della prova dello scorso 11 settembre, l’ultima per il corso di quest’anno. Uno di voi l’ha superata di slancio, per gli altri due c’è bisogno di approfondire la parte teorica. In particolare con Marco vorrei capire meglio l’analisi del programma narrativo (la sua lettura strutturale non mi ha convinto gran che…), con Rossella invece approfondiremo la parte teorica (occhio, eh! Ci sono molti punti da mettere a posto).

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Le prove scritte mi sono sembrate abbastanza buone, in particolare Noemi ha fatto tesoro delle esercitazioni a distanza: il suo elaborato (se non fosse per una svista grammaticale di cui parleremo!) sarebbe pubblicabile. Rimane però anche per lei il problema della chiusa: come molti altri studenti di cui ho corretto nei mesi scorsi gli elaborati Noemi (ma anche Rossella) inserisce alla fine dell’articolo un giudizio “morale” sulla storia che ha raccontato e questo non mi sembra utile al
lettore. Meglio fornire le informazioni e poi lasciare libero chi legge di formarsi un’opinione, non credete?

Nel complesso comunque ho visto che gestite abbastanza bene l’alternanza mimesi/diegesi che rappresenta il primo passo per sperimentarsi nel giornalismo di cronaca. Nel tempo ci si può evolvere verso uno stile che prescinde da questa dinamica, scrivendo per esempio dei reportage in forma completamente diegetica oppure delle interviste centrate per intero sulla mimesi… Ma intanto mi sembra utile formare gli aspiranti giornalisti su questa abilità di base: riferire un fatto alternando il discorso del narratore con la battuta del protagonista.

Beh, magari durante i colloqui (e per 0018159 durante la verbalizzazione) potremo analizzare in maniera più puntuale i vostri articoli: l’appuntamento è per l’1 ottobre alle ore 11 (aula da definire). A presto!

Ps. Sapete qual è per molti di voi la difficoltà maggiore di questo esame? Utilizzare il computer. E’ un fenomeno su cui riflettere, gran parte dei giovani che si presentano al mio corso non sanno creare un file, salvarlo, contare le battute di un testo… Niente di male, per carità. Ma è un dato da tener presente, il computer mi sembra ancora un oggetto misterioso per gli studenti della nostra facoltà.

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