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Esercitazione antiprolissità

CORRIERE DELLA SERA | 23 GENNAIO 2019 | di Adriana Bazzi

Nuovo traguardo raggiunto dai genetisti cinesi: hanno clonato cinque scimmie «ammalate», che soffrono di insonnia e, potenzialmente, destinate a sviluppare molte altre malattie. Lo hanno fatto con la tecnica della pecora Dolly che, giusto un anno fa, aveva permesso di far nascere Zhong Zhong e Hua Hua, le prime due scimmie «fotocopia» al mondo, sempre all’Istituto di Neuroscienze dell’Accademia delle Scienze di Shanghai (qui il commento di Edoardo Boncinelli). La nuova ricerca, pubblicata su National Science Review (la rivista dell’Accademia) permetterà di studiare malattie difficili da riprodurre in laboratorio, come l’insonnia, appunto, ma anche altre patologie neurodegenerative.

«Un esperimento interessante»

«L’Istituto è serio, la rivista pure e l’esperimento è interessante, anche se non stratosferico», commenta Carlo Alberto Redi, accademico dei Lincei e direttore del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia. È una precisazione d’obbligo dopo le vicende che hanno appena visto coinvolto il ricercatore cinese He Jiankui dell’Università di Shenzhen: lo studioso aveva annunciato, nel novembre scorso durante un convegno, la nascita di due gemelline «modificate geneticamente» per resistere all’infezione da virus dell’Aids. L’esperimento aveva suscitato molte critiche e la sua università lo avrebbe licenziato. Vediamo, invece, nel dettaglio la nuova ricerca.

La nascita di scimmie con disturbi di vario tipo

Le cinque scimmie che non riescono a dormire sono il frutto di due esperimenti. Nel primo, embrioni di scimmia sono stati modificati geneticamente utilizzando la tecnica che copia e incolla il Dna, la Crispr/Cas9. I ricercatori hanno silenziato, cioè eliminato in questi embrioni, uno dei fattori che regolano il ritmo biologico circadiano, chiamato BMAL1. Dagli embrioni così modificati sono nate scimmie con disturbi di vario tipo (legati, appunto a un’alterazione del ritmo circadiano, quello, per intenderci, che regola il ciclo sonno-veglia): non solo insonnia, ma anche squilibri ormonali, ansia, depressione e comportamenti simili alla schizofrenia. «I disordini del ritmo circadiano possono portare a molte malattie, compresi diabete mellito, cancro e patologie neurodegenerative», ha osservato il coordinatore della ricerca, Hung-Chun Chang. «Per questo – ha aggiunto – le scimmie che abbiamo ottenuto potranno essere utilizzate per studiare sia lo sviluppo di queste malattie, sia possibili terapie».

Capire come una patologia si sviluppa

Nel secondo esperimento, coordinato da Qiang Sun, dalle scimmie con i disturbi del sonno sono state prelevati i nuclei di cellule adulte (fibroblasti) e trasferiti poi in ovociti, privati del loro nucleo originale. Da questo processo di clonazione sono nate le cinque scimmie che hanno ereditato il disturbo del ritmo circadiano. «Si sono così ottenuti “avatar” suscettibili di malattia nelle scimmie, gli animali più vicini all’uomo», commenta ancora Redi. L’idea di riprodurre modelli di malattia in animali da esperimento è vecchia: oggi si fa prevalentemente sui topi o sui ratti, fra i mammiferi più simili all’uomo. Ricreare una malattia in questi animali (in vari modi, anche modificandoli geneticamente) permette di capire come una patologia si sviluppa e quali farmaci o tecniche possono curarla. Poter ricreare modelli di scimmia è ancora meglio. Ed ecco il perché del secondo esperimento di clonazione: l’obiettivo è quello di creare animali geneticamente omogenei e confrontabili, proprio perché clonati (hanno quindi le stesse caratteristiche genetiche) e a basso costo su cui poter studiare le malattie, senza dover dipendere da variabilità genetiche che nascerebbero se si utilizzassero scimmie non clonate e quindi diverse fra loro. Fin qui le spiegazioni della scienza. Da qui in avanti si apre l’annoso dibattito etico che riguarda l’utilizzo degli animali nella ricerca (i cinesi hanno probabilmente meno vincoli rispetto a noi). A questo punto la parola passa ad altri.

23 gennaio 2019 (modifica il 23 gennaio 2019 | 19:30)

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LA REPUBBLICA | 23 GENNAIO 2019 | di Diana Tartaglia

CINQUE scimmie clonate, tutte insonni. Sono il frutto del coordinamento di due diversi esperimenti per studiare l’insonnia condotti dell’Istituto di neuroscienze dell’Accademia cinese delle scienze a Shanghai (Cas-Ion). I ricercatori hanno inizialmente modificato il codice genetico in cellule prelevate da macachi sani in modo da silenziare il gene responsabile dell’equilibrio tra sonno e veglia. Poi, una volta ottenuti gruppi di cellule malate, sono state utilizzate per dare alla luce cinque piccole scimmie identiche, tutte portatrici del difetto.

• INSONNIA

L’insonnia è un disturbo che colpisce tra il 10% e il 15% della popolazione umana. Per studiarne gli effetti sulla salute, gli scienziati hanno voluto sfruttare la vicinanza tra umani e primati e indurre il disturbo in queste ultime. L’esperimento è stato ideato dallo stesso istituto che, circa un anno fa, era riuscito a clonare i due piccoli macachi, Zhong Zhong e Hua Hua, sotto la guida del professore Quiang Sun.

In occasione della nascita dei due esemplari, gli scienziati avevano risposto alle polemiche affermando che la nascita di primati non umani geneticamente identici può aiutare a sviluppare la ricerca nel trattamento di malattie umane. È probabilmente questo il motivo che ha spinto i ricercatori a indagare questo particolare disturbo.

Fino ad ora, infatti, non era mai stata sviluppata una metodologia che fosse in gradi di indurre negli animali da laboratorio alcune delle patologie così comuni nell’uomo come l’insonnia o squilibri ormonali legati alle variazioni dei ritmi del sonno che possono portare a sviluppare stati di ansia e depressione. Ma attraverso la tecnica del taglia e cuci genetico, la Crispr-Cas9, i ricercatori hanno potuto silenziare negli embrioni uno dei fattori che regolano il ritmo biologico, circadiano, chiamato Bmal1. Dalle cellule così modificate sono nate scimmie insonni con gli stessi sintomi degli umani. “I disordini del ritmo circadiano possono portare negli uomini a molte malattie, come diabete mellito, cancro e malattie neurodegenerative.- ha osservato il coordinatore della ricerca, Hung-Chun Chang - Le scimmie che abbiamo ottenuto potranno essere utilizzate per studiare sia lo sviluppo di queste malattie, sia possibili terapie”.

• CLONARE LE SCIMMIE

Il secondo esperimento, quello in cui è avvenuta la clonazione vera e propria, è stato curato dallo stesso Quiang Sun e ha sfruttato la tecnica già utilizzata un anno fa e sviluppata per la clonazione della pecora Dolly. Dalle scimmie con i disturbi del sonno, sono state prelevate cellule del tessuto connettivo e inserite in cinque diverse cellule uovo, prelevate in precedenza da un donatore e private del loro Dna originale. In questo modo, le cellule hanno dato vita a cinque individui, esattamente identici tra loro, tutti portatori di insonnia.

Nonostante le riserve sulla clonazione di primati, avere a disposizione un modello animale “biologicamente tanto vicino a noi potrà aiutarci a far luce sull’origine di numerose patologie e a sviluppare nuovi modi per affrontarle – afferma Giuseppe Novelli rettore dell’Università di Roma Tor vergata e genetista – Se le scimmie clonate si riveleranno un modello efficace, ci permetteranno di fare grandi passi in avanti. L’aspetto interessante dello studio è il gene che si è scelto di bloccare: i disturbi del sonno sono alla base di patologie molto comuni come obesità e diabete ”.

 

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CINA

Cina, clonate 5 scimmie
Geneticamente modificate
per essere insonni

di Adriana Bazzi 
Ottenute con una operazione di taglia e incolla del Dna: 
lo scopo dichiarato dell’esperimento è quello di studiare malattie finora non riproducibili in laboratorio

 

Corriere della sera interno

Cina, clonate le prime scimmie malate: sono insonni
Le 5 scimmie sono state ottenute riprogrammando cellule di animali geneticamente modificati con il taglia-incolla del Dna. La ricerca permetterà di studiare malattie finora impossibili da riprodurre in laboratorio, dall’insonnia ad alcune malattie neurodegenerative

https://www.corriere.it/salute/19_gennaio_23/cina-clonate-prime-cinque-scimmie-malate-sono-insonni-8ab4b09a-1f39-11e9-a474-995954c4bc54.shtml

 

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Atroce esperimento in Cina: cinque scimmie modificate geneticamente per essere insonni

Clonate dall’Accademia delle scienze di Shanghai. “È per studiare la malattia”

di DIANA TARTAGLIA

Repubblica interno

Modificate geneticamente per diventare insonni e poi clonate: 5 scimmie nate in Cina
I test all’Accademia delle scienze di Shanghai per studiare le problematiche relative all’insonnia e le conseguenze su altre malattie. Nei piccoli macachi è stato silenziato il gene che regola l’equilibrio tra sonno e veglia

 

 

https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2019/01/23/news/clonate_cinque_scimmie_gia_malate_sono_insonni_19_15_embargo-217292652/

 

 

 

2022, scontro fra sonda Nasa e asteroide: un satellite italiano sarà testimone

 

La missione Dart per deviare l’orbita dell’asteroide doppio Didymos. LiciaCube (Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids) dell’Agenzia Spaziale Italiana documenterà l’impatto

https://www.repubblica.it/scienze/2019/01/23/news/2022_scontro_fra_sonda_nasa_e_asteroide_un_satellite_italiano_sara_testimone-217306520/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P18-S1.4-T1

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