Prove d’orchestra

Ho corretto anche la vostra quarta esercitazione e mi sembra che stiamo procedendo nella direzione giusta: avete trovato quasi sempre degli attacchi efficaci, che contengono le informazioni essenziali della notizia presentandola in maniera corretta e interessante. Nella parte referenziale poi si alternano, più o meno fluidamente, il discorso indiretto con le dichiarazioni delle fonti. Vi porto gli elaborati martedì, sarebbe bene che quelli con più correzioni possiamo discuterle insieme, magari durante l’orario di ricevimento. Voglio però dare un’annotazione utile per tutti: abbiamo visto che è possibile strutturare l’attacco con uno stralcio di discorso diretto, inserendo un punto fermo dopo la dichiarazione ed esplicitando, a seguire, la fonte. Faccio un esempio tratto dall’ultima esercitazione di Chiara:

“Sì, ci ha lasciati”. Queste le prime parole di Beppino Englaro all’annuncio della morte di Eluana avvenuta alle 20.10 di ieri presso la casa di riposo “La Quiete” di Udine. La notizia è stata comunicata all’uomo, padre della donna che da 17 anni era in stato vegetativo a seguito di un incidente stradale avvenuto nel 1992, dall’anestesista Amato De Monte…

E’ una formula efficace che molti di voi hanno, giustamente, utilizzato. Attenzione però a non utilizzare questa struttura all’interno dell’articolo, nella parte referenziale, dove invece occorre invece uno stile più narrativo. Altro esempio, per capirci, estratto dalla parte centrale di un’esercitazione stavolta senza firma:
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“Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo” è stato il primo commento del padre, Beppino Englaro, che da anni stava lottando per sospendere le cure che tenevano in vita sua figlia.

Vedete? Dopo la dichiarazione non c’è il punto fermo, che serve per alzare il ritmo nell’attacco come un colpo di timpano o di grancassa durante l’esecuzione di un brano musicale. All’interno dell’articolo invece, dopo la battuta fra virgolette, il periodo prosegue esplicitando, senza interruzione, la fonte… come se suonassero dei violini. Chiaro, no? L’attacco ha una morfologia propria, con un ritmo elevato e delle soluzioni specifiche che abbiamo visto nelle precedenti lezioni. Nella parte seguente dell’articolo la scrittura giornalistica diventa simile a quella del romanzo: il ritmo riacquista una maggiore naturalezza, il periodo si struttura attraverso delle subordinate, la narrazione si dipana attraverso l’alternaza fra mimesi e diegesi.

In fondo anche il testo scritto, oltre a quello sincretico rappresentato dalla pagina del giornale, ha una sua organizzazione plastica che deriva proprio da come gestiamo il ritmo del periodo e le relazioni fra i diversi blocchi che lo compongono.

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